Mindfulness e Training Autogeno
Mente e corpo sono strettamente connesse tra loro, per cui lavorando su una delle due componenti si può produrre delle modificazioni anche sull’altra.
Il rilassamento è il primo step di un percorso che può condurre al miglioramento del proprio rendimento. Il percorso vede la combinazione di tecniche di Training Autogeno e tecniche di Mindfulness.
Il Training Autogeno utilizza tecniche di concentrazione le quali si focalizzano su diverse parti del corpo. Lo scopo è di ottenere non solo uno stato di rilassamento, ma delle vere e proprie modificazioni a livello corporeo.
Si parte con gli esercizi classici ideati da Schult, studiati e collegati tra loro, allo scopo di portare, progressivamente, modificazioni organiche vere e proprie, che sono esattamente opposte a quelle prodotte dallo stress. La caratteristica fondamentale di questo metodo è la possibilità di ottenere, attraverso esercizi di immaginazione, delle reali modifiche corporee, che a loro volta sono in grado di influenzare la sfera psichica dell’individuo, permettendo dunque di entrare in contatto con il proprio corpo diventando più consapevoli di sé.
Attraverso la ripetizione costante degli esercizi di concentrazione è possibile ottenere risposte di distensione in tempi sempre più brevi e in modo spontaneo. “Autogeno” infatti significa “si genera da sé”.
Lo stress, l’ansia e i diversi stati emotivi sono spesso accompagnati da pensieri intrusivi e preoccupazioni difficilmente gestibili, per cui dopo aver imparato tecniche che portano a modificazioni muscolari e ci insegnano a gestire e controllare il nostro corpo, vengono introdotte tecniche di Mindfulness.
La Mindfulness è una forma di meditazione consapevole che porta a prestare attenzione al corpo, alle percezioni sensoriali, agli stati mentali (ad es. la rabbia, il dolore o la compassione) ai pensieri (si è arrabbiati con qualcuno e per qualcosa …). Lo scopo è dirigere volontariamente la propria attenzione a quello che ci sta accadendo, momento per momento, osservare e capire la situazione che stiamo vivendo, evitando atteggiamenti di giudizio o critica. L’obiettivo che si pone questa tecnica è raggiungere uno stato di calma per accettare le situazioni e i cambiamenti che si stanno affrontando.
Attraverso la Mindfulness si impara a connetterci con il momento presente a fare un’esperienza del mondo completamente nuova e questo favorisce il raggiungimento di uno stato di benessere. Con la pratica costante di queste tecniche si può raggiungere una maggior capacità di padroneggiare le situazioni difficili della vita o gestire conflitti.
Quando può essere utile:
- è indicato quando ci si trova a dover affrontare situazioni vissute come particolarmente stressanti (sovraccarico di lavoro, esami …);
- miglioramento delle prestazioni fisiche (sport), professionali e mentali;
- gestione degli stati d’ansia e nei disturbi in cui l’ansia ha un ruolo predominante (attacchi di panico, ansia sociale, tic …)
- condizioni psicosomatiche
Quali benefici può produrre:
- recuperare energia ed equilibrio;
- migliorare le capacità di controllo emotivo imparando a riconoscere le emozioni e imparando a gestire la regolazione degli stati emotivi disturbanti per raggiungere un equilibrio emotivo.
- favorire dal punto di vista relazionale l’apertura verso l’altro con un atteggiamento non giudicante e una predisposizione all’ascolto per giungere a relazioni di qualità.
- migliorare le capacità mnestiche e di concentrazione;
- incrementare le prestazioni lavorative o di studio per sviluppare una mente non giudicante che permette di aprirsi a tutte le situazioni lavorative.
- indurre calma e autocontrollo per non scaricare le tensioni sul corpo.
- rafforzare il funzionamento generale del corpo e la sua reattività allo stress, consente il controllo della componente dolorosa migliorando la qualità della vita
- sviluppare la concentrazione, la vigilanza e mantenere una condizione di calma in situazioni di stress e di competizione
Attenzione: Bisogna tenere presente però che ci possono essere casi in cui questa tecnica può essere sconsigliata. Particolari condizioni fisiche o mentali possono invalidare l’azione del Training Autogeno, oppure tali tecniche possono interferire con il proprio stato di salute (gravi patologie mediche, alcuni disturbi psichici…). C’è inoltre da tener presente che possono esserci alcune persone refrattarie a tali tecniche, per cui non otterrebbero benefici da tali tecniche. Per questi motivi è sempre consigliata una valutazione per sapere le motivazioni e le problematiche sottese al voler intraprendere un percorso di questo tipo. Il risultato finale del training autogeno non consiste né nel sapere di più, né nel saper fare di più, ma nel saper essere in modo diverso.
Approfondimento: cos’è il Training Autogeno
Il training autogeno, ideato dal neurologo Schultz nel 1932, è una tecnica di rilassamento ed auto-distensione psichica e somatica che permette di ridurre le tensioni causate dallo stress e aiuta a ripristinare uno stato di calma. Attraverso una serie di esercizi di concentrazione e immaginazione si porta la persona a raggiungere uno stato di rilassatezza e distensione.
Il rilassamento aiuta a sciogliere le tensioni e ad eliminare molte disfunzioni psichiche e comportamentali, inoltre, essendo particolarmente concentrata sul corpo, aiuta l’individuo ad aumentare l’ascolto ed il controllo delle proprie funzioni organiche, favorendo, di conseguenza, anche una maggiore introspezione e coscienza di sè. Lo scopo è focalizzare l’attenzione sulle varie parti del corpo, per imparare a riconoscere anche i più piccoli cambiamenti e, di conseguenza, saperli successivamente gestire in autonomia.
Il Training Autogeno presuppone un costante allenamento in cui si praticano sistematicamente gli esercizi, già dopo qualche settimane di allenamento, si può riferire sensazioni di benessere e calma.
Un percorso di Training Autogeno richiede sforzo e impegno costante per imparare a raggiungere il rilassamento in autonomia.
Approfondimento: che cos’è la Mindfulness
La Mindfulness è diventata negli ultimi anni la tecnica di meditazione più diffusa in ambito cognitivo-comportamentale. Risulta essere una tecnica molto semplice che si basa sulla concentrazione sul respiro e sulla consapevolezza dei propri pensieri. Infatti in psicologia, con il termine Mindfulness si fa riferimento alla consapevolezza dei propri pensieri, azioni e motivazioni.
La Mindfulness è uno stato mentale, particolare e intenzionale, che prevede un’attenzione focalizzata sul momento presente, una piena consapevolezza di quello che accade e un contatto con sé stessi. Questo processo implica il prestare attenzione alle esperienze, che quotidianamente vengono sperimentate, in maniera diversa da quella abituale, ovvero con l’intenzione di vivere e comprendere ogni momento in maniera non giudicante.
Quando proviamo a sopprimere le nostre emozioni o i nostri pensieri, questi si accentuano e si ripresentano ancora più insistenti ed intensi alla nostra coscienza. Il lato negativo della vita non sempre è possibile evitarlo per cui l’approccio Mindfulness insegna a non respingere e a non negare queste dimensioni, ma aiuta a mettere l’individuo in una diversa relazione con il disagio che sperimenta, e a farne motivo di crescita personale. Con l’ottica di consapevolezza sarà possibile vivere le emozioni come emozioni e i pensieri come pensieri, sospendendo il giudizio e i continui tentativi di cambiare ciò che non può essere modificato. Queste tecniche consentono di coltivare un’esperienza più ricca del momento presente, del qui ed ora. La pienezza del vivere comprende necessariamente anche il suo lato negativo, l’obiettivo è non respingere e non negare questa dimensione ma imparare ad accettarla per non sentirsi oppressi dalle condizioni che portano disagio.
Quali benefici può produrre?
Le tecniche di Mindfulness, associate alle classiche tecniche della terapia cognitiva, permettono alla persona di raggiungere un benessere globale. Ridurre i malesseri emotivi e fisici, gestire conflitti relazionali e raggiungere, nel tempo, una nuova consapevolezza di se stessi e della realtà. L’obiettivo è ridurre il malessere e il disagio psico-fisico attraverso la gestione consapevole delle emozioni e dei pensieri generando, nel tempo, nuove prospettive di osservazione e comprensione della propria realtà personale.
Autoaiuto
Questa sezione vuole essere un orientamento nel vasto mondo dei libri di auto-aiuto per fornire a chi ne ha bisogno un valido sostegno per capire e affrontare le difficoltà che sta vivendo. Nello specifico la letteratura e la filmografia offrono numerosi spunti per comprendere le diverse problematiche psicologiche o per sostenere i propri famigliari. Qua ne segnaliamo qualcuno:
- Il senso di autoefficacia, Bandura -Erickson
- Conosci le tue paure e vincile; Jeffers – Feltrinelli
- Istruzioni per rendersi felici; Watzlawick – Feltrinelli
- La trappola della felicità; Russ Harris – Erickson
- Qui e ora; Ronald Siegal – Erickson
- Pronto intervento, Guy Winch – Erickson
- Dare il cuore a ciò che conta; Pensa C. – Mondadori
- Dovunque tu vada ci sei già; Kabat-Zinn J – Tea
Presentazione
Psicoterapeuta cognitiva-comportamentale, mi occupo di varie tematiche cliniche rivolte sia all'infanzia che all'età adulta. La mia attività si pone il fine di aiutare le persone ad individuare pensieri ricorrenti e schemi fissi che interferiscono con il loro quotidiano benessere. Il mio orientamento mi consente di lavorare attivamente con i pazienti per renderli consapevoli di quello che sta loro accadendo, normalizzando la situazione e fornendo strumenti pratici per ottenere un cambiamento positivo.Dott.ssa Valentina Campostrini
Psicologa Psicoterapeuta
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