Terapia Cognitivo Comportamentale
Che cos’è la TCC?
La terapia cognitivo-comportamentale è un approccio terapeutico breve sviluppato negli anni 60 da Aron Beck. Tale modello presuppone una complessa relazione tra comportamenti, pensieri ed emozioni, riconducibile al modello ABC di Albert Ellis riassumibile con questo schema: I pensieri creano emozioni, le emozioni creano comportamenti, i comportamenti rinforzano i pensieri.
Per tanto le problematiche psicologiche sono causate, non tanto dagli eventi in se ma da interpretazioni, convinzioni e credenze erronee e disfunzionali che si mantengono nel tempo.
Su quali elementi si basa?
La TCC è considerata una psicoterapia breve già dopo qualche seduta sono visibili modifiche nel proprio modo di interpretare gli eventi e nei comportamenti messi in atto; nella maggior parte dei casi cambiamenti significativi sono, comunque, attesi nei primi mesi di terapia.
Si basa sui principi del comportamentismo, attraverso l’esposizione e l’acquisizione di nuovi comportamenti permette di modificare la relazione esistente tra le situazioni che creano disagio e le reazioni messe in atto dall’individuo.
Si basa sui principi del cognitivismo secondo il quale il disagio emotivo è determinato non tanto dalla situazione in sé ma il modo in cui la persona interpreta tali eventi, pertanto attraverso l’individuazione di pensieri fissi e ricorrenti di interpretazione della realtà si cerca di sostituirli con pensieri più realistici, e funzionali al proprio benessere.
Come funziona?
La TCC si basa su una collaborazione attiva tra terapeuta e paziente, stabiliti gli obiettivi a breve e lungo termine da raggiungere, il terapeuta condivide un piano terapeutico tenendo conto dei bisogni e delle risorse del paziente. Entrambi, successivamente, si impegnano a sviluppare strategie che portano il paziente a risolvere le sue difficoltà per ottenere cambiamenti positivi.
L’obiettivo è quello di individuare convinzioni e credenze disfunzionali rispetto a sé, rispetto al mondo e rispetto agli altri che mantengono il problema e aiutare il paziente a sostituirle con ragionamenti più funzionali e adattivi.
La TCC è indicata per il trattamento di tutti i disturbi psicologici in quanto la sua efficacia a lungo termine è dimostrata da un elevato numero di ricerche, inoltre è riconosciuta dall’OMS e dall’Istituto Superiore di Sanità.
Integrata con l’utilizzo dell’EMDR si può ottenere, nella maggior parte dei casi, una riduzione della sintomatologia in tempi piuttosto brevi permettendo alla persona di sperimentare un maggior benessere.
Approfondimento: cos’è un percorso per esprimere la rabbia
Un percorso terapeutico, specifico per questa emozione, ha lo scopo di aiutare a controllare e gestire la rabbia in modo efficace e ad esprimerla in maniera adeguata. Analizzando le varie situazioni si cerca di individuare quelle considerate più a rischio, in cui risulta molto facile reagire con rabbia e ostilità. Si parte individuando quali sono le cause e i segnali tipici della rabbia (digrignare i denti, stringere i pugni, tensione corporea, fatica a concentrarsi …) valutando poi a quali conseguenze tali reazioni ci possono portare.
Risulta utile associare tecniche diverse per poter lavorare contemporaneamente su più fronti ed ottene risultati immediati e soddisfacenti. Solitamente le tecniche che vengono utilizzate insieme sono:
- tecniche di rilassamento: le quali permettono di lavorare sul corpo e sulla respirazione, con l’obiettivo di ridurre le tensioni e riequilibrare l’attivazione fisiologica.
- ristrutturazione cognitiva: attraverso questa tecnica cognitivo-comportamentale, si cerca di individuare le credenze e i pensieri sottostanti alle reazioni di rabbia. Si analizza il perchè tali convinzioni hanno portato a queste reazioni emotive e comportamentali, e da qui attraverso un ragionamento guidato si individuano pensieri più funzionali.
- tecniche di comunicazione assertiva: spesso la rabbia si manifesta verbalmente accusando o insultando il nostro interlocutore. Se si impara a comunicare in maniera più efficace, esprimendo con chiarezza quelli che sono i nostri sentimenti ed opinioni, anche le reazioni di rabbia tenderanno a diminuire perchè non ci sarà più la sensazione di sentirsi sottomessi o frustrati.
Autoaiuto
Questa sezione vuole essere un orientamento nel vasto mondo dei libri di auto-aiuto per fornire a chi ne ha bisogno un valido sostegno per capire e affrontare le difficoltà che sta vivendo. Nello specifico la letteratura e la filmografia offrono numerosi spunti per comprendere le diverse problematiche psicologiche o per sostenere i propri famigliari. Qua ne segnaliamo qualcuno:
- Il senso di autoefficacia, Bandura -Erickson
- Autostima, assertività e atteggiamento positivo; Giannantonio -Ecomind
- Conosci le tue paure e vincile; Jeffers – Feltrinelli
- Istruzioni per rendersi felici; Watzlawick – Feltrinelli
- La trappola della felicità; Russ Harris – Erickson
- Esprimere la collera senza perdere le staffe.Trasformare la rabbia in energia positiva; Marillac Alain – Il punto d’incontro
- Che rabbia! come controllarla prima che lei controlli te; Albert Ellis – Erickson
- Arrabbiarsi; Valentina D’urso – Il Mulino
- Terapia d’urto. La comunicazione come strumento per gestire le proprie emozioni; G. Anderson – Franco Angeli